La Centrale Rischi di Banca d’Italia rappresenta il “biglietto da visita” dell’impresa e fa la differenza tra l’avere o meno accesso al credito e a quale costo.
Negli ultimi anni gli operatori del mercato hanno fatto molti sforzi per aumentare la conoscenza della Centrale Rischi da parte delle imprese.
Si è spiegato che cos’è e cosa non è, come funziona, quali dati contiene e soprattutto si è investito molto per accrescere la consapevolezza sul valore del monitoraggio dei suoi dati per individuare gli spazi di miglioramento dell’intera gestione finanziaria aziendale e per intrattenere con la propria banca un rapporto equilibrato, trasparente e di fiducia.
Per Confidi Systema! l’analisi della Centrale Rischi rappresenta da tempo un elemento chiave del processo di valutazione del merito di credito che arricchisce l’intero set informativo dell’impresa:
In qualità di ente vigilato Confidi ha accesso diretto alle informazioni di Centrale Rischi per le imprese che richiedono la garanzia o il credito diretto. L’esame dei dati di Centrale rischi è finalizzato a valutare:
Il 2020 con l’emergenza sanitaria Covid-19 e la crisi conseguente ha reso ancora più evidente la necessità di una attenzione continua e accurata dello status complessivo della situazione creditizia delle PMI e dei rischi ad essa connessi.
Gli interventi legislativi che si sono susseguiti da marzo 2020 in avanti con i decreti Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Agosto e fino alle misure contemplate nella Legge di Bilancio 2021 hanno puntato, da un lato, a colmare il deficit di liquidità generato dai lockdown sospendendo i pagamenti per i finanziamenti in essere con le moratorie e, dall’altro, hanno facilitato l’accesso a nuovo credito grazie al rafforzamento della garanzia pubblica per sostenere la ripresa delle attività.
In particolare la moratoria ha avuto conseguenze precise sull’attività segnaletica di banche e intermediari finanziari – come Confidi Systema! – annunciate da Banca d’Italia nella sua Comunicazione del 23/03/2020.
In base ad essa in caso di adesione alle “moratorie” previste dal decreto legge “Cura Italia” e da altre analoghe previsioni di legge, accordi o protocolli d’intesa, non vengono segnalati ritardi nei pagamenti per coloro che beneficiano della moratoria, in quanto le rate sono sospese. Inoltre, il cliente non può essere segnalato a sofferenza dal momento in cui la moratoria gli è stata concessa. È importante tuttavia precisare che:
(i) il diretto interessato non ha diritto alla cancellazione di una eventuale propria posizione a sofferenza se questa è stata iscritta in un momento antecedente la concessione della moratoria e,
(ii) in Centrale dei rischi la richiesta di una moratoria non qualifica in alcun modo il richiedente come un “cattivo pagatore”.
La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato la scadenza della moratoria ope legis al prossimo 30 giugno 2021 e allo stesso tempo ha prorogato fino a quella data il regime di aiuto c.d. Temporary Framework, mantenendo pertanto validi gli enunciamenti della Comunicazione del 23/03/2020.
In questo contesto e a pochi mesi dalla chiusura dei bilanci 2020 studi e stime1 preannunciano che l’analisi della Centrale Rischi delle PMI restituirà un innalzamento degli indici di indebitamento anche per le imprese più rischiose, un aumento dei mancati pagamenti, ovvero del valore delle fatture non pagate su quelle in scadenza o scadute e un aumento della probabilità di insolvenza con stime diverse anche in funzione dei settori merceologici di appartenenza.
Se queste sono le previsioni sul futuro che ci attende l’attenzione di Confidi Systema! alla propria clientela è massima e orientata ad un approccio consulenziale, affinché l’impresa adotti fin da subito una strategia di miglioramento della propria performance finanziaria.
Ricordiamo che dal 2 ottobre 2020 Banca d’Italia ha regolato il servizio di accesso ai dati della Centrale Rischi consentendo alle società di sottoscrivere sulla piattaforma “Servizi online” un abbonamento per ricevere mensilmente i dati della CR al proprio indirizzo PEC.
L’abbonamento è gratuito e ha la durata di un anno; è rinnovabile alla scadenza e può essere revocato in ogni momento.
Il servizio può essere sottoscritto esclusivamente dal legale rappresentante munito di SPID o CNS.
Per avviare l’abbonamento il legale rappresentante deve richiedere i dati della società riferiti all’ultima data disponibile.
(1) Banca d’Italia – Note Covid-19 del 13 novembre 2020 “GLI EFFETTI DELLA PANDEMIA SUL FABBISOGNO DI LIQUIDITÀ, SUL BILANCIO E SULLA RISCHIOSITÀ DELLE IMPRESE”
(2) Banca d’Italia – Servizi al cittadino – Centrale Rischi
(4) Banca d’Italia – Accesso ai dati della Centrale dei Rischi – INFORMAZIONI PER L’ACCESSO ON LINE
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