Centrale Rischi, merito di credito e pandemia.

La Centrale Rischi di Banca d’Italia rappresenta il “biglietto da visita” dell’impresa e fa la differenza tra l’avere o meno accesso al credito e a quale costo.

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Negli ultimi anni gli operatori del mercato hanno fatto molti sforzi per aumentare la conoscenza della Centrale Rischi da parte delle imprese.
Si è spiegato che cos’è e cosa non è, come funziona, quali dati contiene e soprattutto si è investito molto per accrescere la consapevolezza sul valore del monitoraggio dei suoi dati per individuare gli spazi di miglioramento dell’intera gestione finanziaria aziendale e per intrattenere con la propria banca un rapporto equilibrato, trasparente e di fiducia. 
    
Per Confidi Systema! l’analisi della Centrale Rischi rappresenta da tempo un elemento chiave del processo di valutazione del merito di credito che arricchisce l’intero set informativo dell’impresa:

  • riduce il rischio di concedere finanziamenti che poi non vengono restituiti e, quindi, aiuta ad impiegare in modo più efficiente le risorse;
  • aiuta a proporre ai propri clienti soluzioni di credito su misura, adeguate alle effettive capacità di rimborso, senza fargli correre il rischio di “sovraindebitamento”
  • inoltre, la combinazione tra classe di valutazione della Centrale Rischi e classe derivante dai dati economici dell’impresa determina l’ammissibilità alla controgaranzia del Fondo di Garanzia (si tratta della c.d. procedura di valutazione e calcolo del rating del Fondo di Garanzia la cui adozione è stata in realtà sospesa dalle misure di sostegno Covid-19 e per il periodo della loro validità).

In qualità di ente vigilato Confidi ha accesso diretto alle informazioni di Centrale Rischi per le imprese che richiedono la garanzia o il credito diretto. L’esame dei dati di Centrale rischi è finalizzato a valutare:

  • la presenza o meno di soggetti garanti e/o garantiti
  • il corretto utilizzo degli affidamenti, cioè nei limiti delle linee accordate, senza sconfinamenti secondo le effettive necessità aziendali in proporzione al fatturato
  • la regolarità e puntualità negli incassi e nel pagamento delle rate dei finanziamenti rateali nonché una adeguata movimentazione dei rapporti bancari per es. si analizza se le anticipazioni delle fatture hanno scadenze coerenti con le effettive attese di incasso oppure se le dilazioni si mantengono in limiti fisiologici ecc.
  • l’utilizzo delle linee di credito in coerenza con l’equilibrio patrimoniale – finanziario. Ciò significa debiti a breve per finanziare la gestione corrente/circolante e debiti a medio lungo termine e mezzi propri per finanziare gli investimenti in immobilizzazioni
  • un rapporto equilibrato tra fatturato e oneri finanziari
  • la presenza o meno di sofferenze
  • il numero degli enti segnalanti
    e altro ancora.

Il 2020 con l’emergenza sanitaria Covid-19 e la crisi conseguente ha reso ancora più evidente la necessità di una attenzione continua e accurata dello status complessivo della situazione creditizia delle PMI e dei rischi ad essa connessi.
Gli interventi legislativi che si sono susseguiti da marzo 2020 in avanti con i decreti Cura Italia, Liquidità, Rilancio, Agosto e fino alle misure contemplate nella Legge di Bilancio 2021 hanno puntato, da un lato, a colmare il deficit di liquidità generato dai lockdown sospendendo i pagamenti per i finanziamenti in essere con le moratorie e, dall’altro, hanno facilitato l’accesso a nuovo credito grazie al rafforzamento della garanzia pubblica per sostenere la ripresa delle attività.

In particolare la moratoria ha avuto conseguenze precise sull’attività segnaletica di banche e intermediari finanziari – come Confidi Systema! – annunciate da Banca d’Italia nella sua Comunicazione del 23/03/2020.

In base ad essa in caso di adesione alle “moratorie” previste dal decreto legge “Cura Italia” e da altre analoghe previsioni di legge, accordi o protocolli d’intesa, non vengono segnalati ritardi nei pagamenti per coloro che beneficiano della moratoria, in quanto le rate sono sospese. Inoltre, il cliente non può essere segnalato a sofferenza dal momento in cui la moratoria gli è stata concessa. È importante tuttavia precisare che:

(i) il diretto interessato non ha diritto alla cancellazione di una eventuale propria posizione a sofferenza se questa è stata iscritta in un momento antecedente la concessione della moratoria e, 
(ii) in Centrale dei rischi la richiesta di una moratoria non qualifica in alcun modo il richiedente come un “cattivo pagatore”. 

La Legge di Bilancio 2021 ha prorogato la scadenza della moratoria ope legis al prossimo 30 giugno 2021 e allo stesso tempo ha prorogato fino a quella data il regime di aiuto c.d. Temporary Framework, mantenendo pertanto validi gli enunciamenti della Comunicazione del 23/03/2020.

In questo contesto e a pochi mesi dalla chiusura dei bilanci 2020 studi e stime1  preannunciano che l’analisi della Centrale Rischi delle PMI restituirà un innalzamento degli indici di indebitamento anche per le imprese più rischiose, un aumento dei mancati pagamenti, ovvero del valore delle fatture non pagate su quelle in scadenza o scadute e un aumento della probabilità di insolvenza con stime diverse anche in funzione dei settori merceologici di appartenenza.

Se queste sono le previsioni sul futuro che ci attende l’attenzione di Confidi Systema! alla propria clientela è massima e orientata ad un approccio consulenziale, affinché l’impresa adotti fin da subito una strategia di miglioramento della propria performance finanziaria.

 

SCHEDA DI SINTESI DELLA CENTRALE RISCHI

La Centrale dei Rischi (CR) di Banca d’Italia è una banca dati gestita ai sensi del Testo Unico Bancario. Attiva dagli anni ‘60 fotografa l’insieme dei debiti delle famiglie e delle imprese verso il sistema bancario e finanziario e i comportamenti assunti nella loro gestione.

COME FUNZIONA LA RILEVAZIONE?
La banca dati è alimentata da ogni intermediario partecipante che deve comunicare mensilmente la posizione di rischio di ciascun cliente in essere l’ultimo giorno del mese, quando il cliente è indebitato (e non in sofferenza) per un ammontare complessivo di almeno 30.000 euro. Le sofferenze devono invece essere segnalate se l’importo è superiore a 250 euro.
Le segnalazioni devono pervenire alla Centrale dei Rischi entro il 25° giorno del mese successivo a quello di riferimento. La banca – e anche i confidi vigilati – hanno quindi a disposizione entro il 10 di ogni mese il dato relativo a due mesi precedenti (ad es.: dal 10 di maggio sono disponibili nei sistemi informativi della CR i dati dei debiti riferiti al mese di marzo).

QUALI SONO I DATI CENSITI?
La Centrale Rischi si compone di cinque macrocategorie di censimento, all’interno delle quali sono raggruppate le tipologie di finanziamento e garanzie con caratteristiche comuni. Sinteticamente la classificazione segue questo ordine:
1. CREDITI PER CASSA, dove troviamo per esempio i contratti di finanziamento con scadenza fissata contrattualmente, come i mutui o i contratti di leasing nella categoria “rischi a scadenza”; le aperture di credito in conto corrente nella categoria “rischi a revoca”  e tutte le linee di credito commerciali comunemente usate dalle imprese per il fabbisogno aziendale corrente come anticipo salvo buon fine, anticipo fatture, sconto portafoglio commerciale, anticipo all’esportazione, ecc. alla voce “autoliquidianti”.
2. CREDITI DI FIRMA, come accettazioni, impegni, fidejussioni, garanzie sia di natura finanziaria che commerciale rilasciate da intermediari. 
3. GARANZIE RICEVUTE, cioé garanzie reali o personali rilasciate agli intermediari dai clienti stessi.
4. DERIVATI FINANZIARI
5. SEZIONE INFORMATIVA, 
dove troviamo per esempio il factoring, le operazioni in pool e altro ancora.

COME VENGONO CLASSIFICATE LE GARANZIE E I CREDITI DIRETTI DI CONFIDI?
Nella Centrale Rischi sono registrate anche le garanzie e gli impegni che coinvolgono il soggetto (impresa o persona fisica) sempre se l’importo della garanzia supera la soglia di censimento. 
Per esempio:
►    La garanzia sul finanziamento bancario rilasciata da Confidi viene classificata nella categoria di censimento “CREDITI DI FIRMA di Natura Finanziaria”
►    La fidejussione rilasciata per conto di un familiare che riceve un mutuo e a favore dell’ente finanziatore o del Confidi viene classificata nella categoria di censimento “GARANZIE RICEVUTE”.

Nel caso in cui Confidi conceda un finanziamento diretto l’importo accordato sarà classificato nella categoria di censimento “CREDITI PER CASSA – Rischi a Scadenza”.


Ricordiamo che dal 2 ottobre 2020 Banca d’Italia ha regolato il servizio di accesso ai dati della Centrale Rischi consentendo alle società di sottoscrivere sulla piattaforma “Servizi online” un abbonamento per ricevere mensilmente i dati della CR al proprio indirizzo PEC.
L’abbonamento è gratuito e ha la durata di un anno; è rinnovabile alla scadenza e può essere revocato in ogni momento.
Il servizio può essere sottoscritto esclusivamente dal legale rappresentante munito di SPID o CNS.
Per avviare l’abbonamento il legale rappresentante deve richiedere i dati della società riferiti all’ultima data disponibile.

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